LA PALINODIA

Diciottesimo titolo dei “Quaderni del Circolo filologico linguistico padovano”, il volume riporta le relazioni del XIX Convegno internazionale di Bressanone, dedicato al tema della palinodìa e dell’auto ritrattazione portandone esempi nella storia della letteratura ed analizzandone la presenza, spesso all’interno dell’opera o, successivamente, in altri testi o lettere. Il tema della palinodìa emerge già in autori greci (saggi di O. Longo e L. Spina) passando per la tradizione cristiana (Carena, sulle retractationes di Sant’Agostino) e poi con Guittone (Calenda), Petrarca (Perugi e Krömer), Folengo (M. Chiesa, A. Noe), Tasso (D. Della Terza), per arrivare,cronologicamente, ad Alfieri (Santato), Foscolo (Palumbo), Leopardi (L. Blasucci, L. Cellerino), Wilde (Buffoni), Pasolini (V. Russo). Maggiormente orientati alla metodolgia del significante retorico della palinodìa, i saggi di Reisinger, Kanduth e Antonelli.