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IL VERSO TRAGICO DAL CINQUECENTO AL SETTECENTO

28,00

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COD: 88-86413-93-9 Categoria:

Descrizione

La tragedia, come è noto, fu a lungo il sogno di molti scrittori italiani che si cimentarono, tra Cinquecento e primo Ottocento nel genere che Aristotele concepiva come sommo. Quella partita non ha portato quasi mai a risultati felici e condivisi, ad eccezione del dominante capitolo alfieriano e di qualche altro significativo episodio, dal Maffei a Manzoni; tuttavia l’ambito della tragedia ha costituito un importante laboratorio di discussione e di collaudo sperimentale, sia in ordine a questioni teoriche sia nell’ambito specifico dell’artigianato metrico e ritmico. Il problema del verso è stato capitale, nel suo vario e arduo annodo di costituzione lirica e di destino drammaturgico. Fare il punto su tutto questo e verificarne i principali passaggi nel corso di tre secoli è l’obiettivo del volume che riporta, con qualche siginificativa integrazione successiva, gli atti del Convegno di Studi promosso dal Dipartimento di Letteratura, Linguistica e Scienze della Comunicazione dell’Università di Verona, nel maggio 2003, nell’ambito dell’anno alfieriano. Una aggiornata e ragionata bibliografia sui più recenti studi ne completa l’assetto.

Dettagli

ISBN

88-86413-93-9

Anno

2005

Autore e/o curatore

AA.VV.

Caratteristiche editoriali

cm 14x21, pp. 470, brossura

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